Maria Veronica Fazio , Vincenzo Casella
Ti lancio un sorriso
Come Gabriel ha insegnato alla nostra famiglia a scegliere la gioia nell'oscurità
Una storia vera sul potere invincibile dell’amore.
Un racconto struggente di una mamma e di un papà che, davanti alla rabbia e all'impotenza di una crudele diagnosi medica, hanno scelto la forza del sorriso e la via dei piccoli momenti di gioia.
Veronica ed Enzo sono giovani e innamoratissimi, hanno un figlio che adorano, Nathan, e sono in attesa di due gemelli, Gabriel e Chloe. Le difficoltà sono state
tante ma ora il futuro si prospetta luminoso: la famiglia si allarga, come hanno sempre sognato. Finché, proprio nel giorno più bello, la vita infrange tutte le sue promesse. Il maschietto nasce con una malformazione, un nevo congenito gigante. La diagnosi è incerta: Veronica sente che c’è qualcosa oltre la macchia scura che copre la schiena di suo figlio, qualcosa di ancora più grave che i medici non riescono a vedere… Perché una mamma lo sa, e lei non vuole arrendersi. Dopo tante insistenze, consulti a vuoto e notti insonni, viene confermato il peggio: Gabriel ha un tumore.
Sarebbe facile reagire con rabbia e frustrazione, prendersela con un destino ingiusto. Invece Veronica ed Enzo scelgono un’altra strada. Accolgono la malattia nella loro quotidianità, la mostrano al mondo e puntano tutto sull’amore. Scelgono di lanciare sorrisi, di coltivare la gioia, di vivere appieno ogni occasione insieme, a casa e nei social, come racconta il loro seguitissimo profilo @ti_lancio_un_sorriso_. Le cure sono pesanti, ma Gabriel è battagliero, cresce, sorride, diventa più forte in questo cerchio di affetto, in questo universo fatto di risate, abbracci, giochi e tanti istanti di felicità.
Un libro sul dolore e sulla bellezza del ritrovarsi anche quando il domani è incerto, sulle grandi battaglie del cuore e su come l’amore di una famiglia può creare orizzonti di luce anche nel più cupo dei giorni.
Quando la malattia ha sconvolto la nostra quotidianità, abbiamo capito che negarla o prendersela con il destino sarebbe stato inutile; abbiamo invece cercato di normalizzarla, l'abbiamo esposta ai raggi del sole invece che lasciarla nascosta nell’ombra. Si sa che i mostri non amano la luce, giusto? E di sicuro non amano granché nemmeno i sorrisi, perché sono un’arma potentissima di guarigione. Il sorriso è un allenamento al buonumore che non richiede un enorme sforzo, ma è capace di cambiare il corso di una giornata. O di una vita intera. E la nostra vita, nonostante tutto, è bella.