IL LIBRO VERITÀ DI UNA SOPRAVVISSUTA CHE HA RIVOLUZIONATO LA LOTTA AI TUMORI
 
Jane McLelland ha 35 anni quando scopre di avere un cancro all’ultimo stadio. Le restano solo poche settimane di vita. Ma non si rassegna. Fisioterapista ed esperta in medicina, decide di creare un protocollo medico per se stessa fatto di cure oncologiche standard, medicinali di facile reperibilità, pratiche alternative e una dieta «affama-cancro». Nel corso degli ultimi vent’anni, tante delle terapie coadiuvanti che Jane ha sperimentato sono entrate nelle pratiche oncologico-ospedaliere, confermando le sue brillanti intuizioni. Ma c’è ancora strada da fare.
Opera documentata e allo stesso tempo straordinaria testimonianza di lotta personale, Affamare il cancro aiuta a capire come affrontare la malattia esplorando tutte le strade possibili. Per tutti i malati oncologici, per i medici, per il personale sanitario: un libro necessario per tutti coloro che vogliono riscrivere il finale della propria storia.

Agite. Non siate passivi. Non potete permettervi di non far nulla. Fate morire di fame il tumore. Impeditegli di diffondersi.
Distruggetelo.
 
Jane è un’appassionata di vela, una sportiva, uno spirito libero e volitivo. Eppure sente che qualcosa non va, anche se i primi consulti medici le fanno credere negligentemente il contrario. Poi la diagnosi arriva: cancro alla cervice uterina. Jane ha solo 30 anni e combatte come un leone per sopravvivere. Ce la fa, ma solo cinque anni dopo, a un passo dal coronamento di un grande amore, inizia a tossire sangue. Lei non ha dubbi: il tumore è tornato, più forte di prima, come spesso accade dopo una terapia chemioterapica. Sono gli anni Novanta e le terapie anticancro sono devastanti e, soprattutto, raramente definitive. Eppure Jane è decisa questa volta a prendere in mano il proprio piano terapeutico, sfidando i protocolli, il percorso obbligato dell’oncologia e della chirurgia tradizionali. Studiando giorno e notte fa delle scoperte sorprendenti: che un antinfiammatorio semplice ed economico come l’aspirina può limitare l’infiammazione dopo un intervento chirurgico, aiutando il suo sistema immunitario e fungendo allo stesso tempo da antitumorale. Che la vitamina C ad alto dosaggio in endovena è una sua alleata perché affoga le cellule tumorali nell’ossigeno, mentre assumere vitamina C per bocca può aiutare il nemico. Che curare il nostro microbiota non serve soltanto a prevenire i tumori, ma anche a tenerli a bada. Questo non è che l’inizio di un viaggio incredibile in cui scienza, ricerca e pensiero controcorrente la portano a vincere non solo la sua guerra contro la malattia ma anche contro un’industria farmaceutica che ignora per ragioni di profitto i potenti effetti antitumorali di molti medicinali comuni.

Attraverso un approccio rigoroso e scientifico, l’autrice offre la propria esperienza di scienziata e di sopravvissuta, illustrando minuziosamente le vie dell’integrazione tra la medicina tradizionale e quella non convenzionale, fatta di farmaci «off-label», cure alternative e un’alimentazione che taglia i viveri alle cellule tumorali.

Il ragionamento clinico di Jane è impressionante, la sua esperienza è avvincente e la combinazione di questi due elementi ha creato una storia che, come il cocktail metabolico antitumorale di cui si fa promotrice, è destinata a cambiare innumerevoli vite.

Dottor Ndaba Mazibuko Ricercatore clinico al King’s College di Londra, medico presso la Care Oncology Clinic

La storia di Jane è di ispirazione per chiunque riceva una diagnosi di cancro a prendere il controllo del proprio destino.

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